La donna si era separata da un mese e non accettava la fine della sua relazione. Ha lasciato una lettera d’addio.
L’automobile della Recchia era stata rintracciata ieri sera nella zona di Covolo di Pederobba, in un parcheggio che si trova al confine della zona abitata, vuota, e senza nessuna traccia che desse degli indizi agli inquirenti sulla sorte di madre e figlia. Era stato il compagno della donna ad avvisare le forze dell’ordine della loro scomparsa. La coppia si era separata da poco, e l’uomo nella giornata di Sabato era andato a trovare madre e figlia trovando la casa vuota, e con una lettera sul tavolo in cui la Recchia spiegava di aver deciso di farla finita e di volersi uccidere.
A quel punto aveva subito avvisato gli inquirenti e le ricerche erano partite immediatamente perché vi era ormai la certezza che la donna avesse portato con sè la figlia. Inutile l’appello che era stato lanciato alcune ore dopo dal compagno: “Se ci fosse ancora una possibilità le chiederei di portarmi la mia bambina, basterebbe che la lasciasse sul sagrato della chiesa di Miane, basterebbe solo quello”.
Agli inquirenti ha in seguito raccontato che si erano separati da circa un mese che aveva sentito la donna l’ultima volta intorno alle ore di Venerdì 13 Settembre: “Mi ha mandato un messaggio per dirmi di andare a prendere la bimba all’indomani alle 8.15. Eravamo d’accordo così, dopo la separazione di un mese fa ci si accordavamo sugli orari per tenere nostra figlia”. Ha poi aggiunto che la Recchia stava affrontando con difficoltà la fine della loro relazione, ma che sino ad adesso non aveva mai avuto comportamenti estremi che lo facessero preoccupare. Avrebbe inoltro lasciato in casa i suoi due telefoni e lo smartwatch in modo da no farsi trovare.