Dopo la decisione della Procura di iscrivere all’anagrafe il neonato nato quest’anno e poi ucciso, emergono nuovi particolari sul secondo bimbo.
La Procura di Parma ha deciso di iscrivere all’anagrafe il neonato ritrovato senza vita il 9 Agosto 2024 in una giardino di un’abitazione a Vignale di Traversetolo, un comune che si trova in provincia di Parma. Dopo aver accertato infatti che il bambino era vivo al momento della nascita, il passaggio successivo non poteva che essere quello di riconoscerne legalmente l’esistenza.
Per l’omicidio del bimbo è stata arrestata la madre Chiara Petrolini, 21 anni, accusata di omicidio colposo e occultamento di cadavere. La tesi dell’accusa è che la ragazza, che avrebbe confermato tutto durante uno dei primi interrogatori con gli inquirenti, sia rimasta incinta e abbia nascosto a tutti la gravidanza, per poi togliere la vita al bimbo appena aveva partorito nascondendo il suo corpo nel giardino. Sulla scelta invece di registrare all’anagrafe il bimbo defunto pochi mesi fa, si è espresso il procuratore capo Alfonso D’Avino che ha dichiarato come le analisi condotte sul suo cadavere, abbia rilevato che abbia eseguito degli atti respiratori validi, e non poteva dunque in alcun modo essere morto appena nato, come ha invece sostenuto la 21enne.
Adesso, si occuperà la Procura di andare a redigere tutti gli atti che serviranno al suo riconoscimento legale. Completata questa procedura, sarà possibile per la famiglia procedere alla sua sepoltura. Si sa ancora poco, invece del secondo neonato ritrovato, se non che le analisi del Dna avrebbero confermato che anche lui era figlio della Petrolini.
Sarebbe nato, secondo nuovi dettagli emersi in questi giorni, il 12 Maggio dello scorso anno, ma nulla si sa se sia nato anche lui vivo, e sulla sua possibile causa di morte. Anche per lui, la Petrolini ha raccontato agli inquirenti che era nato già morto, ma la Procura la ascolterà nuovamente nell’interrogatorio di garanzia che si terrà giovedì.
Non resta dunque che attendere l’esito delle indagini, per una vicenda che ha scosso profondamente l’intera comunità di Traversetolo. Il sindaco del comune ha infatti dichiarato: “Dello sgomento, dell’incredulità si è già detto, adesso la comunità ha bisogno di rimanere in silenzio per leccarsi ferite profonde”