A distanza di quasi un anno dall’omicidio della madre, il figlio Giuliano Saponi parla per la prima volta ai giornalisti. Louis Dassilva resta al momento l’unico indagato.
Dopo un lungo silenzio, Giuliano Saponi, figlio di Pierina Paganelli, l’anziana donna brutalmente assassinata nell’ottobre del 2023 nel garage del suo complesso residenziale, ha deciso di concedere un’intervista ai giornalisti, per parlare per la prima volta dell’omicidio della madre. Lo ha fatto ai microfoni della trasmissione Mattino Cinque, in onda tutti i giorni su Canale Cinque: “Ho passato gli ultimi mesi in una maniera difficile da spiegare.La tristezza e la rabbia ci sono sempre state e non spariranno finché non ci sarà la parola fine”.
L’uomo ha poi anche parlato dell’arresto di Louis Dassilva, il vicino di casa della donna che resta al momento l’unico indagato per l’omicidio. La tesi della Procura è che l’uomo abbia ucciso la Paganelli, nel timore che questa rivelasse proprio al figlio la relazione extraconiugale che aveva iniziato con la moglie, Manuela Bianchi. Saponi ha dichiarato: “Quando Louis è stato arrestato ho pensato che le cose dal punto di vista investigativo avevano preso una pista decisa. Aspettiamo di vedere cosa e dove ci porterà. Sicuramente è un punto importante di tutto quello che è stato fatto. Ma se è un punto di arrivo o di partenza lo capiremo col tempo”.
L’unica certezza che sembra avere l’uomo a riguardo, è che la verità su cosa abbia portato all’assassinio di sua madre non è stata ancora raccontata, e lui stesso ha spiegato che attende la fine delle indagini prima di esporsi: “Ho capito che bisogna aspettare la fine di tutto per comprendere il quadro completo. Non tutti dicono la verità in questa storia”.
Saponi ha anche raccontato che dopo l’incidente che lo aveva coinvolto qualche mese prima, e che lo aveva portato in coma, i rapporti tra la madre e sua moglie era freddi, ma ritiene comunque che non vi fossero tensioni o dissapori, altrimenti la Paganelli, sostiene, glielo avrebbe confidato.
Intanto, la Procura ha fissato per la data del 30 Settembre 2024, gli accertamenti sui dispositivi elettronici sequestrati a Louis Dassilva, per verificare se al loro interno vi possano essere elementi utili alle indagini. L’uomo continua a dichiararsi innocente, con i suoi avvocati che continuano a contestare alla Procura la validità del filmato che ha portato al suo arresto, e che secondo gli inquirenti, lo inquadra fuori dal complesso residenziale subito dopo l’omicidio. La difesa di Dassilva sostiene che il video in questione sia di pessima qualità, e che non sia lui in realtà l’uomo inquadrato dalla telecamera.