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Liliana Resinovich, la nuova perizia rivela delle ferite al volto causate prima della morte

Il bosco in cui è stata ritrovata Liliana Resinovich (ANSA) – Spynews.it

Secondo la consulente della famiglia, è inverosimile che la Resinovich si sia procurata questi tagli da sola cadendo nel bosco. Cosa ha rivelato la nuova perizia.

Non si fermano le indagini sulla morte di Liliana Resinovich, e dopo la nuova autopsia fatta sul corpo della donna nei mesi scorsi, emergono nuovi particolari che potrebbero dimostrare come la Resinovich non si sia in realtà suicidata. La 63enne era infatti scomparsa nel nulla il 14 Dicembre del 2021, per essere poi ritrovata qualche settimana dopo in un parco vicino la sua abitazione senza vita, avvolta in dei sacchi di plastica.

Da quel momento, la famiglia ha iniziato una lunga battaglia giudiziaria, non avendo mai creduto all’ipotesi del suicidio, che ha poi portato alla riesumazione della sua salma quest’anno. E i nuovi rilievi fatti sul suo corpo dalla consulente incaricata dalla famiglia, hanno trovato delle ferite al volto che la Resinovich si sarebbe procurata mentre era ancora in vita. Sarebbero stati dunque individuati dei traumi precedenti a quando è morta, e in particolare una tumefazione alla palpebra destra.

Resta però da capire come la donna si sia procurata queste lesioni, e se sia stata picchiata. Per la consulente della famiglia inoltre, è inverosimile che la Resinovich sia caduta nel bosco: “Dovrebbe avere le mani e i vestiti sporchi. I vestiti non sono sporchi, le mani neppure. Sono risultati puliti anche a un esame visivo. I vestiti sembravano usciti dalla tintoria, stirati e puliti”.

La Scientifica al lavoro per riesumare la salma di Liliana Resinovich (ANSA) – Spynews.it

Cosa ha stabilito la nuova perizia sul corpo di Liliana Resinovich

Ed è per questo che la famiglia sostiene adesso la tesi che la 63enne sia stata vittima di una colluttazione prima di perdere la vita. Ma non sarebbero stati comunque questi traumi a condurla alla morte, dato che l’autopsia ha confermato la sua morte per asfissia.

Un altro particolare che non convince i familiari, è il fatto che la donna sia scomparsa per settimane, per poi essere ritrovata nel bosco, priva però di segni di animali che solitamente popolano quella zona tra gatti, cani e cinghiali. La nuova perizia sul copro ha poi stabilito che la Resinovich è morta lo stesso giorno in cui è scomparsa, e anche questo, è un particolare importante che farebbe pensare che il suo non sia stato un allontanamento volontario che l’ha poi portata al suicidio. Ma che sia stata uccisa proprio quel giorno, con il suo corpo che è stato in seguito nascosto per settimane.

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