Il Ministero della Salute ha reso noto quali sono le cause ed i sintomi del Coronavirus.
Coronavirus: che cos’è, cause, sintomi, come proteggersi
Negli ultimi giorni si parla tantissimo di coronavirus. La malattia sta mietendo ogni giorno sempre più vittime a Wuhan in Cina mentre si registrano i primi casi anche in Europa e da ieri in Italia. Ma vediamo cos’è e quali sono le cause ed i sintomi. I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS). I coronavirus possono trasmettersi dagli animali all’uomo: è successo in Cina nel 2002 (Il Sars-CoV si è trasmesso dagli zibetti agli uomini) e in Arabia Saudita nel 2012 (Il Mers-CoV è passato dai dromedari agli uomini). Numerosi coronavirus noti circolano in animali che non hanno ancora infettato esseri umani.
Coronavirus: che cos’è, cause, sintomi, come proteggersi
I sintomi più comuni sono febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie. Le informazioni attualmente disponibili suggeriscono che il virus possa causare sia una forma lieve, simil-influenzale, che una forma più grave di malattia. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. Alcuni coronavirus, come quello cinese, possono essere trasmessi da persona a persona, di solito dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario.
Essendo ancora una malattia nuova, non esiste un vaccino. I medici, però, hanno però dato utili consigli per evitare il contagio, ad esempio lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche. In più starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani.
In Italia, è attiva una rete di sorveglianza delle gravi infezioni respiratorie acute (SARI) e delle sindromi da distress respiratorio acuto (ARDS). La situazione è costantemente monitorata dal Ministero, che è in continuo contatto con l’OMS e l’ECDC, e pubblica tempestivamente ogni nuovo aggiornamento sul suo Portale.