Nella nostra rubrica cinema oggi vi proponiamo un film del 2007 diretto da Gregory Wilson.
Film, La ragazza della porta accanto: Recensione e trailer
Il film “La ragazza della porta accanto” si basa su una storia realmente accaduta, l’omicidio della sedicenne Sylvia Likens.
Il film è un adattamento dell’omonimo romanzo di Jack Ketchum, liberamente ispirato al caso di cronaca nera riguardante le torture subite dalla giovane Sylvia Likens, crimine che fece scalpore negli States degli anni ’60.
Il regista Wilson ci trascina in un’America incapace di vedere. Un’America che vuole solo continuare il proprio quieto vivere. Una storia raccapricciante che adatta le regole dell’horror psicologico ai sadismi del thriller familiare. Un film che mette a nudo la crudeltà d’animo dell’essere umano. Le pene subite dalla ragazza vengono vissute sulla pelle dello spettatore.
Il film, da non confondere con la commedia del 2004, narra la vicenda di David e Meg. La narrazione è sviluppata in un lungo flashback. Un ritorno al passato nei ricordi di David.
Nell’estate del 1958 il giovanissimo David, interpretato da Daniel Manche, fa la conoscenza della poco più grande Meg, interpretata da Blythe Auffarth che si è trasferita con la sorellina affetta da disabilità motoria nella casa della zia. Le due orfane di genitori periti in un tragico incidente, sono state affidate alla custodia della rigida zia Ruth, intepretata da Blanche Baker che vive nella villetta confinante con quella di David insieme ai suoi tre giovani figli maschi.
David si prende una cotta per Meg e scopre come questa sia vittima di angherie fisiche e psicologiche da parte della zia. Col passare dei giorni e l’aumentare delle violenze comprende di dover intervenire prima che sia troppo tardi.
Una storia di macabra violenza che vide vittima la giovane sedicenne Sylvia Likens. Una storia che culmina con David ormai diventato uomo che si reca nel luogo dove aveva incontrato la prima volta Meg.
Il film è disponibile sulla piattaforma Netflix.