È morto ieri, all’età di 90 anni, Dario Fo, premio Nobel per la letteratura e grande maestro di teatro. La notizia ha chiamato a raccolta diversi artisti e uomini politici che hanno voluto celebrarlo e ricordarlo attraverso diversi messaggi a cui il figlio Jacopo ha voluto rispondere attraverso Twitter e Facebook. Nessun ringraziamento, ma una constatazione dell’ipocrisia dell’essere umano che, proprio nelle prime ore dalla morte di Dario Fo, sembra essersi palesata: “Si, adesso sono tutti a celebrare Dario. Dopo una vita che han fatto di tutto per censurarlo e colpirlo in tutti i modi”. Jacopo Fo “salva” solamente Renato Brunetta per la sua sincerità: “Onore a Brunetta che ha detto che mio padre non gli è mai piaciuto”.
Per dare l’ultimo saluto a Dario Fo è stata allestita la camera ardente presso il Piccolo Teatro Strehler dove si sono presentati Filippo del Corno e Pierfrancesco Majorin, assessori alla cultura e alle politiche sociali, e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha rilasciato ai presenti qualche dichiarazione sulla scomparsa di Dario Fo: “Penso che abbia dato più di quanto abbia ricevuto da Milano”. Presenti alla camera ardente, che rimarrà aperta fino a mezzanotte, anche i leader del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio. I funerali si terranno alle ore 12.00 di sabato 15 ottobre 2016 e verrà poi sepolto al fianco dell’amata moglie Franca Rame, morta nel 2013.
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