Rocco Siffredi ha raccontato la storia sua e della sua famiglia ai microfoni di Verissimo: “Ho vissuto un’infanzia difficile per la morte di mio fratello”.
Non ha vissuto una vita semplice Rocco Siffredi che da bambino ha subito un grave lutto in famiglia, la morte del fratello di dodici anni che lo ha segnato profondamente. L’attore lo racconta nel corso di un’intervista a cuore aperto a Verissimo, programma condotto da Silvia Toffanin: “I miei ricordi d’infanzia ricordano quando avevo sei anni: mi ricordo il giorno in cui, tornando dall’asilo, ho sentito le urla di mia madre dalla strada. Io non ho chiesto nulla, il clima era tetro, nessuno parlava. In camera c’era mio fratello, morto, sdraiato sul letto”.
Il fratello di Rocco Siffredi è morto a seguito di una crisi epilettica e l’ultimo ricordo che l’attore ha di lui risale al giorno prima della tragedia: “Avevamo fatto una festa e la mia camera era piena di palloncini. Ricordo che quando ho visto mio fratello sul letto, – ricorda Rocco Siffredi – mi sono chiuso nella mia stanza e ho rotto tutti i palloncini del giorno prima”. Una tragedia che ha scosso in particolar modo sua madre: “Mia mamma ha sofferto così tanto per la sua morte che per i due anni successivi, ha continuato ad apparecchiare la tavola anche per lui”.
Rocco Siffredi ha parlato anche di bullismo, tematica trattata poco prima da Silvia Toffanin con Asia Nuccetelli, che ha visto vittima anche Mercedesz Henger, figlia di Eva Herger: “I miei figli – spiega a tal proposito – sono stati più fortunati perché se è un uomo a fare il mio lavoro sei un “figo”, la figlia di una donna che sceglie di fare questo lavoro credo soffra cento volte di più e credo che Mercedesz abbia sofferto molto. I miei figli poi sono cresciuti in Ungheria e lì non c’è questa mentalità bigotta”.
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