Due donne, Jessica Leeds e Rachel Crooks, hanno accusato Donald Trump di molestie sessuali. “Pura fiction” è la difesa del miliardario statunitense.
Questa volta a far parlare di Donald Trump non sono i suoi capelli. Il candidato americano è stato accusato, a meno di un mese dall’Election Day, di molestie sessuali: a denunciarlo due donne, Jessica Leeds e Rachel Crooks, attraverso le pagine del New York Times. Il primo episodio risalirebbe a oltre 35 anni fa: Jessica Leeds, che adesso ha 74 anni, ha raccontato di esser stata molestata da Trump durante un volo. La Leeds stava viaggiando in classe economica quando, su richiesta di un membro dell’equipaggio, ha dovuto spostarsi in prima classe e si è ritrovata seduta a fianco del tycoon, anch’egli passeggero: “Era come un polipo, le sue mani erano ovunque”, ha raccontato la donna.
Jessica Leeds non è stata l’unica donna a subire delle molestie da parte di Donald Trump, a denunciare il miliardario americano attraverso le pagine del New York Times anche Rachel Croocks. L’episodio sarebbe avvenuto nel 2005, la Croocks aveva 22 anni ed era una receptionist di una società immobiliare con sede nella Trump Tower di Manhattan. Una mattina aveva incontrato Donald Trump in un ascensore e, dal momento che il tycoon collaborava con la società per cui lavorava collaborava, aveva deciso di presentarsi. A quel punto Trump la baciò sulla bocca e tentò di metterle le mani addosso. Un episodio analogo è stato raccontato da una terza donna, Mindy McGillivray, al Palm Beach Post, ma le accuse non terminano qui: l’ultima è quella di Natasha Stoynoff e risale al 2005, anno in cui la donna lavorava come giornalista per People.
“L’intero articolo è pura fiction, – è la smentita di un portavoce di Donad Trump – è solo un attacco politico. Tutto ciò non si è mai verificato”. Il portavoce si scaglia quindi contro il New York Times: “Il fatto che lanci queste accuse, completamente false, è pericoloso”.
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